lunedì 5 dicembre 2011

Sapere se il numero che stiamo chiamando appartiene al nostro stesso operatore?





La portabilità, come risaputo, lascia libero il cliente di migrare da un gestore all’altro, da un piano telefonico all’altro, mantenendo sempre lo stesso numero e prefisso. Risultato? Il prefisso non è più indicativo: 340 può essere Tim, il 329 può essere 3, il 339 può essere Wind. Visto che il costo delle chiamate verso numeri mobili è tariffato in funzione dell’operatore di appartenenza, e non più secondo il prefisso telefonico, sapere se stiamo chiamando un numero dello stesso operatore non è una informazione secondaria. Allora, come fare a capire se il numero che stiamo chiamando appartiene al nostro stesso operatore?


Per sapere se un numero corrisponde ad un cliente Tim, è stato predisposto un servizio (gratuito) da contattare per ricevere informazioni specifiche. Per accedere al servizio basta comporre il numero 456, oppure il numero 4884 seguito dal numero di telefono per il quale si desidera l’informazione (esempio 456338xyxyxyx oppure 4884339xyxyxyx): una fonia dirà se il numero corrisponde ad un cliente Tim o di altro operatore.

Per sapere se il numero da chiamare appartiene a Vodafone, è possibile scegliere una delle seguenti modalità:
Digitare il codice 456 seguito dal numero da chiamare e premere invio.
Chiamare il numero 4563 o riportare il numero da chiamare in un SMS e inviarlo al numero 4563 (riceverete un SMS gratuito con l’informazione richiesta).




Come verificare se un numero appartiene a Wind?
Da cellulare: digitare 456 seguito dal numero per il quale si desidera l’informazione ed invio;




In questi casi è necessario anteporre al numero di telefono che si vuole chiamare il numero 456. In pre-connessione una voce informa dicendo quale è l’operatore di appartenenza del numero che state chiamando. Se non volete anteporre ogni volta il numero 456, potete attivare il servizio di 3 che informa tutte le volte che non c’è corrispondenza tra il numero chiamato e l’operatore. Il servizio sulla trasparenza tariffaria si chiama “E’ un 3″ (gratuito).

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