mercoledì 7 dicembre 2011

AirBook, il clone cinese del MacBook Air che non fa schifo


Mentre Apple continua a focalizzare tutte le sue attenzioni negative verso Samsung che produce smartphone e tablet con l’unico form-factor che potrebbero avere per essere definiti tali, sul mercato clandestino dei cloni cinesi è appena approdato l’AirBook, una copia “sputata” del MacBook Air equipaggiata con Windows 7 che, per dirla tutta, non fa affatto schifo.

Anche se costruito con materiali “plasticosi” e non caratterizzato dallo stesso raffinato corpo “unibody” in alluminio del MacBook Air, l’AirBook somiglia tantissimo al computer originale di Apple. È solo leggermente più spesso, ma la differenza, almeno a giudicare dalle foto e dai video che trovate anche a corredo del post, è minima.


Caratteristiche tecniche

Le specifiche tecniche dell’AirBook sono tutt’altro che sorprendenti, ma nemmeno disastrose come ci si potrebbe aspettare dal solito clone cinese. Il netbook (o notebook?) monta un processore dual-core ATOM da 1.8GHz, 4GB di RAM e tre porte principali: una con il lettore di memory card SD, una per l’USB 2.0 ed una presa mini-HDMI per attaccare il portatile a monitor esterni.
Il display è di tipo glossy (lucido) da 13 pollici e 1366×768 di risoluzione, mentre la tastiera è full-sized e presenta il tanto vituperato tasto Windows in basso a sinistra (in compenso c’è la presa dell’alimentatore magnetica come quella dei MacBook). La durata della batteria si attesterebbe su poco più di 2 ore, contro le 4 del MacBook Air originale con Windows in esecuzione.

Il prezzo

Come ogni clone tecnologico che si rispetti, anche l’AirBook costa infinitamente meno rispetto al prodotto originale a cui si ispira. Il prezzo del computer “melato per caso” è di 500 dollari (circa 372 euro) contro i 1.299 dollari (957 euro) del MacBook Air originale. Voi lo comprereste?
Vi lasciamo ad un video promozionale del computer. Non è il MacBook originale, promesso!


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